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Lean Organisation: come eliminare gli 8 sprechi

(Produzione e Servizi)

 

Uno dei concetti chiave nel sistema della Lean Organisation ruota attorno al concetto di spreco (in giapponese “muda”). Il tema della razionalizzazione organizzativa e dell’efficienza affonda le radici nel pensiero organizzativo, tuttavia il contributo delle logiche lean ha arricchito in maniera assai preziosa gli strumenti concettuali ed operativi per tradurre un'intenzione ambiziosa in un sapere pratico e concreto alla portata di tutte le persone, ruoli ed organizzazioni.

 

Spesso quando si parla di miglioramento organizzativo vengono in mente vari strumenti e la tendenza è nel ricercarne sempre di nuovi, in realtà il passaggio fondamentale è rappresentato dal riconoscimento degli sprechi ovvero la “diagnosi”, quindi per eliminare gli sprechi bisogna prima di tutto saperli individuare. In questo la schematizzazione del pensiero lean apporta un grande valore aggiunto rispetto alle metodiche tradizionali.

Vediamo i concetti chiave che possono essere applicati in qualsiasi organizzazione sia essa produttiva o di servizi partendo dall’assunto che….

 

"Spreco è ogni attività o processo che aggiunge costi ma distrugge valore ”

 

1. Sovrapproduzione
La sovrapproduzione si verifica quando un’azienda produce più di quanto richiede il cliente esterno o interno. Così ci potrebbe essere la produzione di prodotti o servizi per i quali non esistono ordini o richieste esplicite e magari non sincronizzate con il momento giusto di consegna. Questo è il peggiore degli sprechi in quanto ha un effetto a cascata ed anche moltiplicatore di tutti gli altri sprechi. La sovrapproduzione, inoltre, fa aumentare i difetti e gli impatti sui costi di immagazzinamento, con allungamento dei processi, attese prolungate, movimentazioni inutili e probabili costi logistici.


2. Giacenze
Le giacenze sono le quantità di parti necessarie per la fabbricazione di un prodotto o per la generazione di un servizio, sia esso un prodotto finito o dei semi-lavorati in stock. Quando questi elementi non sono utilizzati o non possono essere utilizzati, si occupa solo dello spazio prezioso e per giunta questi possono diventare obsoleti oppure togliere spazio nei magazzini, negli armadi, negli uffici, nei server, nei budget, etc.. ovvero ad altri elementi o parti dell’organizzazione dove potrebbero essere più utili per conseguire i reali fini attesi dai clienti. Le aziende competitive si assicurano attraverso l’utilizzo di specifiche fonti di dati un controllo sulle giacenze in modo che il denaro non sia sprecato in materiali indesiderati o risorse non necessarie.


3. Difetti
I difetti producono scarti, ri-lavorazioni e/o ri-elaborazioni come conseguenza di prodotti difettosi che richiedono la necessità di essere smaltiti e attivano ulteriori processi non necessari e soprattutto costosi. I difetti sono causati da una cattiva gestione o da processi di fabbricazione inadeguati, ovvero il risultato di un errore umano, di guasti o di entrambi. Le rilavorazioni assorbono ulteriore tempo e quindi aumentano il costo del prodotto finito. Le rilavorazioni o la smaltimento di questi errori generano dei costi e degli sprechi di risorse e possono avere un impatto anche significativo sui profitti aziendali.

4. Attese
Ogni attività in un processo organizzativo dipende dai processi che avvengono a monte ed a valle. Se gli operatori, le attrezzature, le informazioni o i materiali non sono sincronizzati possono ritardare un intero processo, in ogni caso per uno o più di questi motivi, il tempo risulta sprecato e il costo di produzione o erogazione di un servizio aumenterà ulteriormente i costi, talora con impatti significativi sulla redditività.


5. Trasporti
Il movimento inutile di informazioni, prodotti, materiali, componenti e prodotti finiti da un posto ad un altro genera sprechi di tempo, risorse e denaro. Trasporti inutili sono di solito associati con il movimento inutile, con danni e anche per la perdita di prodotti o servizi. Anche i sistemi cartacei o informatici per monitorare queste movimentazioni rappresentano degli sprechi.


6. Movimenti
Movimenti inutili del personale che muovendosi nell’area di lavoro o al di fuori di essa sprecano tempo e disperdono sforzi utilizzabili in altri modi a maggior valore aggiunto. Tutto il movimento inutile può essere causato da carenze di procedure e/o nelle prassi operative, processi standard con limitata progettazione o debolezza nei layout dell'area di lavoro.


7. Sovraprocessi
Sovraprocessi significa adottare delle fasi non necessarie durante un determinato processo sia esso produttivo o di altra natura: amministrativo, di marketing, di vendite, di acquisti, di gestione risorse umane, ecc..  Questo può voler dire, anche se può sembrare paradossale, la realizzazione di qualità superiore al necessario, della serie: “il cliente non vuole pagare ciò che non percepisce…!” Ciò può essere dovuto al cattivo funzionamento di attrezzature, errori nelle rilavorazioni, processi inefficaci, limitata o eccessiva comunicazione, in opposizione alle richieste dei clienti, talora i clienti interni possono concorrere nel complicare ulteriormente un determinato processo.
 

8. Sotto-utilizzo delle risorse umane
Non utilizzare adeguatamente le conoscenze e le capacità del personale è uno dei maggiori sprechi sia a livello operativo, sia di management. Non valorizzare le competenze e le idee delle persone significa perdere delle opportunità di miglioramento e delle occasioni di apprendimento, questo avviene semplicemente non ascoltando. Il personale per rendere efficaci ed efficienti i processi deve essere parte integrante di essi. Utilizzare a pieno questo punto può concorrere ad eliminare tutti gli altri sette sprechi, inoltre favorire questo impegno contribuirà a migliorare i processi ed a sviluppare continuamente la motivazione delle persone.


 

 

 

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